L’intervista a mister Monna
Si è concluso il girone d’andata del campionato di prima categoria (girone C). Torneo tutto sommato equilibrato fino al mese di dicembre quando il Cursi è riuscito ad accumulare 4 punti di vantaggio sulle seconde (V. Lecce e Seclì) . I nostri biancoverdi, dopo un avvio convincente nel quale hanno assaporato anche la prima posizione (8a giornata), hanno perso terreno soprattutto a causa dei troppi pareggi casalinghi.
Per conoscere le ambizioni dei biancoverdi nel prosieguo di questo campionato, abbiamo fatto alcune domande all’allenatore Giovanni Monna che, cortese come sempre, non si è sottratto.
Da 6 anni è alla guida della formazione sanvitese. Che sensazioni ha di questa esperienza?
Sin dall’inizio sono entrato in sintonia con la dirigenza e con la squadra. Ho ricordi bellissimi, soprattutto il primo anno, quando sfiorammo la Promozione. Fu un torneo fantastico con una formazione composta al 70% da giocatori esordienti e con pochi veterani nei posti-chiave. Grazie a questo mix ben equilibrato, quell’anno ci togliemmo parecchie soddisfazioni. L’unico ricordo negativo fu la sconfitta nello spareggio Promozione a Ginosa: non per demeriti nostri ma a causa di un arbitraggio a dir poco “casalingo”!
E adesso un bilancio di questo girone d’andata.
Siamo al giro di boa di un campionato altalenante dove, a parte le ultime giornate, tante squadre erano in testa racchiuse in pochi punti. Inizialmente abbiamo fatto vedere un buon calcio, con risultati positivi merito di un gruppo eccezionale. Poi c’è stato qualche incidente di percorso (e parecchi infortuni) che hanno condizionato le prestazioni dei ragazzi. Non ho niente da rimproverare alla squadra, neppure gli inspiegabili cali del secondo tempo: infatti, se le partite durassero solo 45 minuti, avremmo sicuramente una classifica migliore.
Allora, parecchi rimpianti?
Sì, soprattutto due dei pareggi casalinghi, quelli contro il Parabita e il C. Brindisi. In quelle occasioni é mancata la gestione del vantaggio. Eravamo sul 2-0 e abbiamo avuto paura di vincere, abbiamo sentito la pressione di essere primi in classifica. Qualche svista arbitrale, poi, ha fatto il resto…
4 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte: se avessimo conseguito il risultato pieno nei tre pareggi interni, avremmo 6 punti in più (peraltro meritatissimi), e staremmo parlando di un altro campionato. La dirigenza biancoverde mi ha messo a disposizione un collettivo di valore che potrà far bene nel girone di ritorno. Di questo ne sono certo.
Le ultime due vittorie sono avvenute in trasferta, l’ultima contro la capolista Cursi che da allora non ha più perso. Qual è la cosa che manca di più di quel San Vito, oltre ai punti ovviamente?
La convinzione di portare a casa il risultato. Nel corso delle gare costruiamo tante occasioni da rete che non riusciamo a concretizzare. Quando invece ci portiamo in vantaggio, dobbiamo essere più bravi nella gestione del risultato. Abbiamo le potenzialità per farlo, ci manca quel pizzico di convinzione in più.
Quindi c’è amarezza per i tanti pareggi casalinghi. Cosa bisogna migliorare?
Dobbiamo essere “più cattivi” sottorete e acquisire quella “furbizia” necessaria a difendere il vantaggio. Nel corso del girone d’andata, abbiamo assaporato le zone alte della classifica ma abbiamo avuto timore nel conservarla, come se non credessimo nei nostri mezzi. È ovviamente compito mio trasmettere fiducia a tutta la squadra.
In queste prime 13 partite sono andati in rete 10 giocatori diversi del San Vito. Cosa vuol dire?
Una squadra compatta dove tutti si sono messi a disposizione. Ripeto, dobbiamo essere più concreti sotto rete ma, anche gli ultimi allenamenti fatti, mi confermano che siamo sulla strada giusta.
La formazione biancoverde è composta da tanti giovani, che ha fatto esordire nel girone d’andata. E poi ci sono i veterani. Da chi si aspetta qualcosa in più?
Dai giovani ci si aspetta sempre qualcosa in più ma importante è anche l’apporto dei veterani, poiché danno sicurezza a tutto il gruppo. Tutti i ragazzi hanno il San Vito nel cuore e la conferma l’ho avuta fino agli ultimi giorni di allenamento.
Tra tutte le squadre del nostro girone, qual è quella più attrezzata per la Promozione?
Il Galatone è stata quella che mi ha convinto di più. Poi c’è il Mesagne che è attrezzatissimo e, insieme alla V. Lecce e Copertino, potranno dire la loro. Anche il Seclì mi ha sorpreso per il bel gioco che finora ha dimostrato. E poi c’è il Cursi, una squadra umile, pronta a lottare e capace di difendere il primato a denti stretti fino alla fine.
Cosa promette ai tifosi biancoverdi?
Innanzitutto, data l’attuale situazione contagi, speriamo di poter continuare a giocare. Aspettiamo la decisione degli organi sportivi preposti e speriamo di non fermarci causa Covid. Dopo un paio d’anni di fermo, siamo ripartiti e non è stato facile ritornare mentalmente e fisicamente sui campi di calcio.
La promessa che faccio ai tifosi biancoverdi è di dare loro il massimo. Sono una tifoseria di tradizione, molto legata ai propri colori e meritano, finalmente, dopo anni di esilio nei campi della provincia (causa inagibilità dell’E. M. Citiolo) che gli si diano loro delle importanti soddisfazioni.
Siamo sostenuti da un presidente che crede in noi, con tutta la dirigenza e i collaboratori che ci stanno sempre vicino. Cercheremo di ripagare al meglio la loro fiducia.
Auguro, comunque, a tutti i tifosi biancoverdi, e in generale a tutti i sanvitesi, i miei più calorosi auguri.
Grazie Monna e auguri anche a lei.